GESTIRE DA SOLI UNA SEPARAZIONE PUO’ ESSERE PERICOLOSO. MA COME FARE QUANDO SI E’ SENZA SOLDI??
Una separazione dei coniugi può essere raggiunta con l’accordo dei coniugi oppure anche quando i due non sono d’accordo. In questo secondo caso si dice giudiziale ed è necessario l’avvocato.
COSA COSTA LA SEPARAZIONE?
Innanzitutto dobbiamo fare un distinguo: mentre la separazione consensuale si risolve in un ricorso congiunto al tribunale con la firma di entrambi, la separazione consensuale vede i coniugi su posizioni contrastanti ed assistiti entrambi da un avvocato.
Una separazione giudiziale è perciò una vera e propria causa.
La separazione consensuale termina entro 6/9 settimane dal deposito della richiesta e richiede un attività che può essere prevista con buona certezza.
Anche il costo può quindi essere preventivato e, quando si usa lo stesso avvocato, esso si aggira di solito sui € 1,500/2.500. La separazione giudiziale può invece durare anni. Questo significa che i costi saranno piuttosto consistenti e sarà impossibile quantificarli in anticipo con certezza (ma diamo un range medio di € 5.000/10.000).
MA SI PUO’ FARE DA SOLI?
La separazione consensuale può essere “gestita” e proposta dai soli coniugi in molti tribunali italiani, ma non in tutti. Accade infatti spesso che la prassi di svariati uffici giudiziari non consenta il deposito e la presenza dei coniugi senza l’assistenza di un patrocinio tecnico da parte di avvocato iscritto all’ordine.
Ma, sia che si possa fare da soli o meno, bisogna ricordare che l’approccio bricolage (separazione fai da te) può essere pericoloso per due motivi: la parte più debole emotivamente sarà sempre prevaricata da quella più forte e, purtroppo, quando non vi è l’incarico formale ad un un unico legale per entrambi i coniugi, accade che il più scaltro dei due si faccia assistere da un tecnico con il fine di consentire la preparazione di un progetto di separazione a sè favorevole, magari mimetizzandolo con termini o giri di parole poco chiari per i non addetti, ma chiarissimi un domani per i giudici.
Senza l’aiuto di un professionista il rischio di pagare troppo o non avere niente aumenta così in modo esponenziale ed ha un peso incalcolabile: bisogna infatti ricordare che gli effetti di una separazione durano poi almeno tre anni, ed a volte si estendono per decenni.
E SE POI IL CONIUGE NON VUOLE DARTI UN ASSEGNO DI MANTENIMENTO O NON VUOI DOVERGLIELO PAGARE?
In questi casi la separazione sarà giudiziale, poichè dovrai probabilmente chiedere l’addebito nei confronti del coniuge, ovvero chiedere che in giudizio sia accertata la responsabilità del coniuge nella causazione della fine del matrimonio. Una delle conseguenze dell’addebito, infatti, è quella di non pagare il mantenimento al coniuge colpevole.
Mentre, se sei tu a richiedere un assegno, ciò può servire a creare una forma di pressione che induca il concedertelo. L’addebito non influisce di per sè solo sul diritto di ottenere l’affidamento dei figli.
E SE NON PUOI ACCETTARE LE CONDIZIONI DI SEPARAZIONE CHE IL CONIUGE TI HA PROPOSTO?
In caso di separazione senza accordo non vi alternativa alla separazione giudiziale ovvero alla necessità di trovarsi un avvocato e contrastare in una causa ordinaria le pretese del coniuge. Il Tribunale deciderà a tuo favore una volta dimostrate le tue ragioni contro le richieste del coniuge in materia di affidamento dei figli, assegnazione della casa familiare, assegno di mantenimento, addebito e divisione del patrimonio comune.
E SE NON HAI IL REDDITO PER TROVARTI UN AVVOCATO?
La legge sul gratuito patrocinio ti garantisce l’esercizio del diritto di difesa con l’accesso ad un avvocato abilitato iscritto nelle liste per il patrocinio a spese dello stato.
Il tuo legale lo scegli tu ma lo paga lo Stato presentando l’idonea documentazione. Per essere ammessi al Patrocinio gratuito a spese dello Stato, è necessario che Tu sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a euro 10.776,33.
Se convivi ancora con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l’istante. La regola che impone la somma di tutti i redditi prodotti dai componenti della famiglia è, in questo caso, contemperata dalla previsione di un aumento del limite di reddito che, a norma dell’art.92 del T.U., è elevato ad euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.
La domanda di ammissione al beneficio, da Te sottoscritta, va presentata in carta semplice e deve indicare:
1.la richiesta di ammissione al gratuito patrocinio;
2.le generalità anagrafiche ed il codice fiscale Tuoi e dei componenti il Tuo nucleo familiare;
3.l’attestazione dei redditi percepiti l’anno precedente alla domanda (autocertificazione);
4.l’impegno a comunicare le eventuali variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al beneficio.
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View Comments (16)
Voglio separarmi ho tre figli ma non ho la possibilità economica
Salve Roberta,
per l’ammissione al gratuito patrocinio civile deve avere un un reddito inferiore a € 11.528,41 e può autocertificare il suo reddito (l’ISEE non serve a nulla) computando ogni somma percepita a titolo di reddito o integrazione allo stesso: l'agenzia delle entrate spesso computa a tale titolo anche le “prestazioni sociali erogate per conto dei Comuni”.
Per miglior dettaglio circa l’ammissione al gratuito patrocinio anche veda QUI https://www.avvocatogratis.com/guide-brevi/guida-al-gratuito-patrocinio/ Guida Pratica all’accesso al Gratuito patrocinio” “GUIDA BREVE ALL’ACCESSO AL GRATUITO PATROCINIO”.
(Lo può scaricare on line in qualunque formato qui: http://www.smashwords.com/books/view/273075)
Ad ogni buon conto, a titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nella determinazione del tetto reddituale per l’ammissione si individuano le seguenti voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
Qui invece trova gli avvocati che hanno dato la loro disponibilità al sito e che siamo già riusciti a pubblicare: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.
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Patrocinio a spese dello Stato: ecco gratis un PDF di 15 pagine sui segreti per avere l’ammissione al “gratuito patrocinio” e per scoprire una serie di utili
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Gentile Staff,
vorrei separarli ma non ho un lavoro ed ho 50 anni; abbiamo la comunione dei beni; come posso fare cosa devo fare e quali sono i miei diritti.
Salve e grazie.
Giorgia.
Salve Giorgia,
in presenza dei requisiti oggettivi e soggettivi può separarsi con l'assistenza del patrocinio a spese dello Stato.
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Ad ogni buon conto, a titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nella determinazione del tetto reddituale per l’ammissione si individuano le seguenti voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
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Alessio
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Salve,
sono separata dal 2001 circa consensualmente vorrei sapere come dovrei fare per usufruire senza spendere nulla del patrocinato per avere il divorzio, visto che comunque non ho bisogno di alcun avvocato: non ci sono stati figli quindi non ho nulla da spartire con il mio ex.
Grazie
Claudia
Salve Claudia,
in presenza dei requisiti oggettivi e soggettivi può divorziare con l'assistenza del patrocinio a spese dello Stato. Diversamente, non avendo figli minori, può rivolgersi assime a suo marito al sindaco del paese dove si è sposata.
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Ad ogni buon conto, a titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nella determinazione del tetto reddituale per l’ammissione si individuano le seguenti voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
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Alessio
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BUONGIORNO,
SONO UN UOMO DI 40 ANNI CHE SI VUOLE SEPARARE IN MODO CONSENSUALE.
L'UNICO PROBLEMA è L'ABITAZIONE.
LA CASA è INTESTATA AD ENTRAMBI MA IL MUTUO E' DA SEMPRE ACCOLLATO SOLO A ME. COME LE VARIE UTENZE.
CHE DOCUMENTI DEVO PRESENTARE PER ESONERARE LEI ALLA PROPRIETA' DELL'ABITAZIONE,
DISTINTAMENTE.
DANIELE
Salve Daniele,
l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato è solo per l'assistenza processuale e può quindi essere richiesta anche per la separazione conseusale giudiziale.
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Salve, oggi ho saputo dalla mia Avvocato che non sono stata ammessa al patrocinio gratuito pur non percependo nessun reddito da dieci anni, visto che invece il reddito familiare supera la soglia stabilita. La separazione purtroppo era giudiziale, visto che mio marito non ne vuole sapere e credo che non accetterà mai di pagarmi le spese legali visto che non si preoccupa nemmeno delle necessità quotidiane. Non c'è davvero una modo di poter accedere ugualmete? La mia Avvocato ha già chiesto due volte ed ora attende solo la mia decisione se procedere o meno.
Grazie mille per l'attenzione.
Cordiali saluti
letizia
Salve Letizia,
la domanda di ammissione al patrocinio a spese dello stato ha efficacia solo per il futuro e quindi non può svolgre alcuna retroattività per fasi processuali già concluse.
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Salve, staff.
Ho dei problemi con la madre di mio figlio che gestisce male il bambino lo plagiato e impedisce di vederci regolarmente sono disoccupato ma ho il reddito alto perché ho lavorato ma ora non posso permettermi un avvocato c'è una soluzione?
Grazie mille.
Magdy
Salve Magdy,
la domanda di ammissione al patrocinio a spese dello stato può esssere svolta in presenza dei requisiti reddituali.
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Se poi cerchi un avvocato abilitato puoi contattare uno degli avvocati che hanno dato disponibilità e sono indicati nell'elenco diviso per città indicato a questo link: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
Cordialità.
Alessio
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Buonasera avvocato,
vorrei separarmi in quanto la situazione in casa con marito è invivibile ed i bambini ne pagano le conseguenza.
Io ho dei lavoretti saltuari e mio marito non vuole la consensuale e non vuole uscire di casa in nessun modo, nonostante la casa sia mia all'80 %.
Essendo sua moglie ho il reddito suo che supera i 10.000 ma lui non pagherà un euro per il mio avvocato e quindi non riesco ad uscire da questa situazione.
Come posso farmi aiutare?
Grazie.
Lory
Salve Lory,
l’ammissione al patrocinio a spese dello stato si ha quando sussistono i requisiti reddituali. Il reddito di suo marito non si cumula in quanto è esistente un conflitto.
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Ho un problema con mia moglie e lei vuole separarsi e riportare mia figlia in Egitto, è venuta in Italia per ricongiungimento familiare e sono qui da 8 mesi ed è in attesa di ricevere il permesso di soggiorno, vuole ricevere il permesso di soggiorno e separare e prendere mia figlia in modo che io non la veda, per poter beneficiare ancora dell'ottenimento del permesso di soggiorno Se prendi da me un certificato di Separazione, Non ho problemi a separarmi da mia moglie, ma il mio problema è avere mia figlia e vederla
Salve Hanna.
Dove risiede? Può contattare uno degli avvocati che hanno dato disponibilità e sono indicati nell’elenco diviso per città indicato a questo link: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
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