GRATUITO PATROCINIO E RIFUSIONE DELLE SPESE: UNA BURLA?

LA STRADA CHE PORTA ALL’INFERNO E’ LASTRICATA DI BUONE INTENZIONI

Diritto di difesa = Gratuito patrocinio?

Da molto tempo non riponevo più fiducia nel giornalismo italiano, pensavo che la politica andasse a braccetto con la penna dimostrando un’eccessiva confidenza ed interessenze conflittuali.

Purtroppo anche l’istituto del gratuito patrocinio, termine oramai gergale con cui viene denominato il “patrocinio a spese dello stato”, mi pare attratto alle ambiguità che offuscano il binomio cronaca e quotidiano show pre-elettorale.

Se ne parla solo per fare coreografia ad altri spettacoli.

Dico questo perché mi sono stancato di leggere sia gli allarmi lanciati da associazioni lamento-rappresentative sia comunicati pesudo-filo-ministeriali che parlano dell’imminente pagamento agli avvocati dei compensi maturati con l’assistenza ai soggetti ammessi al beneficio dell’istituto.

Si tratta, come scrivo nel titolo, di buone intenzioni senza alcun seguito nei fatti ed aventi un solo unico fine: non parlare della realtà. Ciò vale da entrambe le parti.

Le associazioni non hanno mai controllato i dati ed il ministero non ha capacità a bilancio per far fronte a quanto necessario.

La magistratura, invece, per quanto di competenza, ammette tutti al patrocinio a spese dello stato ma è ben restia a liquidare importi di un qualche significato  ai soggetti ammessi, mentre il ministero, come dicevo ed anche nel mutamento cromatico di cambio della guardia, è assorbito da altre spese (in primis trattasi di retribuzioni del personale) e ci mette due vite a liquidare gli importi predetti (e ne vedremo l’entità).

Tu mi chiederai:

  1. saranno forse cifre singolarmente troppo elevate per averle in cassa?
  2. tutti hanno diritto al gratuito patrocinio e così intasano il servizio a favore dei più meritevoli?
  3. esistono, come si legge, avvocati che ci marciano presentando quintalate di richieste solo per introitare i soldi della rifusione delle spese legali?

Tutte palle! Sono scuse!

È solo inefficienza all’italiana!

Pensate che stia andando a farfalle? NO, E’ TUTTO NERO SU BIANCO!

I dati per la verifica sono come sempre a disposizione di tutti. Dove? Ma sul sito del Ministero di Giustizia (o come lo chiamano alcuni, alla vecchia maniera, Ministero di Disgrazia ed Ingiustizia).

Ogni anno il Ministro, oggi San Angelino Alfano, deve predisporre e pubblicare una relazione al Parlamento sull’attuazione del DPR 115/2002. Cioè deve raccontare che si è fatto e che si sta facendo. In quest’ambito si da anche notizia di quante sono le persone che hanno richiesto l’ammissione, quante sono ammesse per anno al beneficio del patrocinio a spese dello stato, quanti soldi sono stati liquidati, quanti sono i costi per spese di giustizia.

I dati da ultimo disponibili sono quelli dell’anno 2008 e parlano solo del penale, ma sono illuminanti!

Quindi, con riserva di tornare a breve a parlarne non appena avremo letto i dati 2009, mi sembra che se c’è uno che ha la mia comprensione è solo chi si trova ad essere Ministro ed Avvocato allo stesso tempo.

L’ammissibilità dell’istanza, nel penale, viene infatti giudicata solo dal magistrato che altresì liquida l’importo dovuto.

La legittimità di quanto richiesto viene perciò vagliata in quella fase e, poi, al personale giudiziario spetta solo di dare esecuzione appena si ha cassa disponibile.

Bene: adesso leggiamo assieme gli importi:

Nel 2008, anno gestito a metà da entrambe le coalizioni politiche,

  • 113.384 persone hanno richiesto l’ammissione al gratuito patrocinio penale,
  • 98.541 persone sono state ammesse,
  • € 70.093.952,5 (al netto di IVA) sono stati liquidati ai legali.

Il bilancio di previsione del Ministero dell’anno 2009  è stato di 7.560 milioni di Euro. Il bilancio a legislazione vigente per il 2009 si presenta perciò con una percentuale dell’ 1,40% rispetto al Bilancio dello Stato, L’organizzazione giudiziaria  (escluse spese per carceri – 2.630,55 milioni di euro- , per ministero -627,72 milioni di euro-, minori -142,42 milioni di euro- etc) se ne porta via 4.129,72 milioni di euro di cui 3.031,93 miliori di euro per oneri del personale.

La parcella media ammonta invece a € 618,191 di imponibile (da cui dedurre poi le spese e le imposte).

Il commento può essere uno solo: penoso!

Ammettiamo tutti e non liquidiamo abbastanza ad alcuno. In compenso abbiamo la burocrazia più costosa d’Europa.

Detto questo si potrà capire che una difesa penale media non può essere remunerata con solo 700 euro e che una difesa che incassa quel compenso, ad anni di distanza, non è certo molto motivata a dare il meglio di sé!

L’effettività dell’esercizio del diritto di difesa è pertanto solo una leggenda metropolitana: il gratuito patrocinio non esiste!

Abbiamo solo finto di dare un avvocato a qualunque pseudo-povero lo chieda, tanto non lo paghiamo!

Per consentire a tutti di verificare quanto scritto riporto qui sotto copia del testo originale della relazione del Ministro Alfano depositata alla fine del 2008.

Si perdoni lo sfogo ma, ogni tanto, certe cose bisogna dirsele. Poi si torna a lavorare per garantire almeno il compito dell’avvocatura..

Avv. Alberto Vigani

Patrocinio a spese dello Stato nel processo penale dati nazionali – 2008

31 dicembre 2008

Relazione al Parlamento sull’attuazione del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 ‘Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di Giustizia’ relativamente al: Patrocinio a spese dello Stato nel processo penale

Fenomeno osservato: persone e costi relativi al patrocinio a spese dello Stato nel processo penale
Normativa di riferimento: Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115
Norma istitutiva della rilevazione: art. 294 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115
Inizio rilevazione: 1995
Circolare e prospetti di rilevazione in vigore: Circolare del 14 novembre 2005 (per Corti d’Appello)
Cadenza della rilevazione: annuale
Cadenza della Relazione al Parlamento: biennale
Dati disponibili più recenti: anno 2008

Persone interessate e ammesse, costi – 2008

Persone interessate Persone ammesse Totale dei costi (IVA inclusa) (*) costi per onorari per difensori (IVA inclusa) altri costi
113.384 98.541 € 88.501.771 € 84.112.743 € 4.389.029

(*) = costi al lordo delle somme eventualmente recuperate
NOTA: i dati non pervenuti sono stati stimati


Nota metodologica per l’anno 2008

In conformità a quanto disposto dall’art. 294 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, il Ministro della Giustizia è tenuto a presentare al Parlamento una relazione biennale sull’attuazione della nuova normativa sul patrocinio a spese dello Stato, che consenta di valutarne gli effetti anche ai fini di ogni sua necessaria e tempestiva modifica.

Le norme contenute nel Testo unico, che ha abrogato e coordinato numerose leggi anteriori (fra le quali la Legge 30 luglio 1990, n. 217 ‘Istituzione del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti’), si applicano al processo penale, civile, amministrativo, contabile e tributario e disciplinano, fra le altre, le voci e le procedure relative al patrocinio a spese dello Stato (Parte III del Testo Unico).

Il monitoraggio, avviato nel 1995 mediante una circolare del Direttore Generale degli Affari Penali e facente parte del Piano Statistico Nazionale, ha subito alcune variazioni a partire dai dati relativi all’anno 2003, per tener conto delle modifiche introdotte dal citato Testo unico, ed ha assunto cadenza annuale.

La relazione svolta dall’Ufficio I della Direzione generale della giustizia penale rende conto del patrocinio a spese dello Stato nel solo processo penale (numero di persone interessate e costi), restando esclusi, in particolare, i procedimenti penali militari e i procedimenti civili relativi alla restituzione ed al risarcimento del danno derivante da reato.

I prospetti contenenti i dati in oggetto vengono di norma compilati manualmente dagli uffici giudiziari interessati alla rilevazione ed inviati al Ministero per via telematica, fax o posta.

A causa della persistente difficoltà di acquisizione dei dati presso alcuni uffici giudiziari, problema che di fatto comporta l’assegnazione di un valore pari a zero a tutte le variabili dell’ufficio inadempiente, si è ritenuto opportuno effettuare, per gli anni più recenti (2005-2006-2007-2008), una stima dei dati mancanti, procedura che ha consentito di mitigare tale carenza.

Nota: per richiedere tutti i dati attualmente disponibili relativi al presente monitoraggio, si prega di inviare una e-mail all’indirizzo biblioteca.aapp.min@giustizia.it, denominandone l’oggetto con “Richiesta dati attualmente disponibili relativi al monitoraggio sul Patrocinio a spese dello stato nel processo penale”

Fonte: Dipartimento per gli affari di giustizia – Direzione generale della giustizia penale – Ufficio I

7 Comments

  1. Posso solo confermare che l’istituto funziona male molto male.
    Io personalmente ho assistito diversi clienti con il patrocinio a spese dello Stato.
    Ho emesso diverse parcelle ma ovviamente sono state tutte tagliate per giungere ad una media di 600/700 euro a fronte di attività a tariffa normale tra i 2000/2500 euro.
    Poco male sono convinto che gli avvocati debbano anche prestate la loro opera ai meno abbienti ( anche se trovo ridicolo il fatto che superata la soglia di poce centinaia di euro si considera ex lege che quel soggetto diventa improvvisamente economicamente capace di sostenere le spese legali).
    Ciò che non condivido è il ritardo con cui lo stato paga.
    HO emesso fatture nel gennaio del 2008 e mi sono state pagate nel dicembre del 2009.
    Ho pratiche sospese dal 2004.
    Sto seriamente pensando di cancellarmi dalle liste.
    VR

  2. Buonasera, con il Suo permesso vorrei raccontarle un fatto realmente accadutomi!
    Nell’anno 2007 mi sono vista recapitare un decreto penale di condanna, contro il quale ho dovuto presentare opposizione a mezzo, però, di un legale di mia fiducia.
    Costei, sorvolando sulla concreta possibilità di potermi avvalere del gratuito patrocinio a spese dello Stato, si è fatta sottopagare al nero, e successivamente, alcuni giorni orsono, mi ha inviato una notula di 2000 euro per l’attività professionale svolta!
    Ringraziandola infinitamente per la lettura, gradirei nei limiti del possibile,un Suo consiglio spassionato per la migliore risoluzione del caso. Saluti.
    E.E.

  3. Cara Elga,
    la ringrazio per averci scritto.
    Sono purtroppo rammaricato del fatto increscioso che Lei racconta. Sorvolando sulle modalità di pagamento, che certo non richiedono alcun tipo di commento, Le segnalo che le mancate comunicazioni subite sono proprio il motivo per cui https://www.avvocatogratis.com esiste.
    Si, noi vogliamo bucare quel muro di silenzio che attornia l’istituto del gratuito patrocinio. L’avvocato non ha l’onere di parlarne, se non espressamente informato della situazione di difficoltà del cliente, le cancellerie se ne fregano o non ne sanno assolutamente nulla, mentre le istituzioni (servizi sociali, enti previdenziali etc.) restano beatamente alla finestra. A far che? A vedere le persone normali, che pagano le tasse, scivolare sul piano inclinato della loro indifferenza.
    Per questo esiste il nostro sito. Vogliamo che tutti sappiano, che l’omertà e il disinteresse finiscano, che quanto predisposto per i bisognosi venga loro effettivamente dato.
    La ringrazio quindi di averci scritto la sua testimonianza perchè anche questo serve. Serve a far capire. Serve a parlarne. Serve ad aiutare.
    Per quanto concerne il doppio pagamento, confido che abbia conservato le testimoniananze delle persone presenti e che il competente Consiglio dell’ordine degli Avvocati voglia ascoltarla.
    Grazie ancora ed in bocca al lupo.
    Restiamo a disposizione.
    Alessio Alberti
    Staff Associazione Art. 24 Cost.

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  4. Patrocinio a spese dello stato?
    A me pare sia solo A SPESE DEGLI AVVOCATI!!
    Stoa spettando liquidazioni del 2006…ed abbiamo anche l'obbligo di comunicare ai nostri assistiti che, ricorrendone i presupposti, possono accedere al beneficio…
    Concordo con il collega, è una vergogna e la tengono ben nascosta, fregiandosi in verità di assicurare l'assistenza legale a tutti i non abbienti che, a volte, sono più abbienti di noi…

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