Vediamo assieme cosa fare!
Se Ti hanno riconosciuto l’assegno di mantenimento o l’assegno per gli alimenti, ma il coniuge non te li paga, allora è il momento di leggere questo articolo.
Qui troverai cosa devi fare, sia per ottenere gli arretrati e, più importante ancora, per far sì che questo NON SI RIPETA ANCORA.
Se il tuo reddito personale è inferiore a € 11.493,82 (a dicembre 2019), e non convivi con altre persone con proprio reddito che sommato al tuo superi la soglia predetta, puoi avere l’ammissione al patrocinio a spese dello stato e obbligare l’ex coniuge a pagarti imemdiatamente.
Come fare?
Rivolgiti subito ad un avvocato abilitato e
La diffida a pagare, mentre ti viene concesso il beneficio di legge, serve a documentare inequivocabilmente che non ti è stato versato l’assegno e da quanto l’inadempimento persiste. Questa attività, se non ti venisse subito pagato quanto richiesto, Ti servirà dopo per dare prova dell’inadempimento dell’ex coniuge nel corso dei successivi passi processuali.
Adesso mi chiederai: ma devo tornare in tribunale??
La risposta è Sì, è nel tuo interesse e senza rischi, perchè se non avviene il saldo la cosa più corretta da fare è proprio rivolgerti al giudice e questo puoi farlo gratis con l’assistenza del gratuito patrocinio (o meglio del Patrocinio a spese dello Stato) se vi sono i requisiti reddituali.
Ovvero, avrai assistenza legale e giudiziale, senza spendere nulla e potendo fare le tue scelte senza dover pensare se hai la forza economica di reggere la difesa delle tue ragioni.
Una volta che avrai ottenuto l’ammissione al patrocinio dell’avvocato gratuito, con l’approvazione della domanda di accesso al gratuito patrocinio, potrai far chiedere senza costi al tuo legale tre cose (3):
1. L’immediato sequestro dei beni
ovvero il sequestro del patrimonio dell’ex coniuge può essere chiesto al Giudice davanti al quale pende la separazione o al Tribunale se invece la separazione c’è già stata;
2. un decreto ingiuntivo e il pignoramento di case e terreni
ovvero ottenere un’ immediata ingiunzione di pagamento da parte del Tribunale a carico del tuo ex coniuge e far pignorare gli immobili di sua proprietà (se ne ha) e farli vendere all’asta;
3. un decreto ingiuntivo ed il pignoramento presso terzi dei crediti
ovvero ottenere un’ immediata ingiunzione di pagamento da parte del Tribunale a carico del tuo ex coniuge e far ordinare a un suo creditore di versarti direttamente il mantenimento.
Quest’ultimo è certamente il mezzo più usato, nonchè il sistema più sicuro e veloce, soprattutto se il coniuge lavora come dipendente, perchè puoi davvero pignorargli una parte dello stipendio o della pensione, chiedendo al suo datore di lavoro o all’ente previdenziale (INPS, INPDAP, etc.) di pagarne a te direttamente una quota. In alternativa potrai pignorare direttamente i conti correnti ed i risparmi bancari dell’ex coniuge chiedendo all’istituto di credito di versare direttamente a te quanto ti spetta.
Anche in questo caso la richiesta di pignoramento si notifica alll’ex coniuge e si deposita in tribunale o, se la separazione è ancora pendente, si formula al Giudice che deve decidere in merito alla vicenda coniugale.
E’ tutto? NO, perchè si può anche fare prevenzione non appena si ha il timore di veder sfumare i pagamenti che si sono attesi per mesi ed anni. Come?
Vediamolo assieme.
Dopo aver ottenuto il provvedimento che prevede a tuo favore l’assegno di mantenimento, puoi garantire l’effettivo pagamento delle somme dovute con l’iscrizione di un’ipoteca giudiziale sui beni immobili dell’ex coniuge più idonei a consentirti il recupero di quanto Ti spetta.
Per farlo è sufficiente inviare al conservatore dei registri immobiliari una nota di iscrizione con la copia conforme, con formula esecutiva, della sentenza di separazione o del decreto di omologa della separazione consensuale e chiedere di iscrivere ipoteca: ogni legale, notaio o agenzia di pratiche amministrative te lo può fare per un importo di poco più di 100/200 euro oltre all’imposta di registro (pari al 2% della somma per cui si chiede ipoteca).
Perchè farlo? Ebbene, devi sapere che questo ti da un diritto di preferenza, ossia un diritto di essere pagato prima degli altri eventuali creditori del coniuge. Mi spiego meglio: se il coniuge avesse altri debiti e qualche creditore volesse pignorare i suoi beni , questo potrà ottenerne soddisfazione solo dopo te e previamente dopo aver fatto vendere all’asta i beni, con te presente mentre prendi i soldi in via prioritaria.
Ricorda che anche questa attività può essere assitita con il “Patrocinio a spese dello Stato” senza doversi chiedere continuamente se sei in grado di sostenere la difesa delle tue ragioni: se il coniuge ti ha lasciato senza redittualità non sei però senza mezzi e puoi chiedere in ogni momento l’assistenza del gratuito patrocinio.
per Associazione Art. 24 Cost.
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Salve sono Roberta io voglio fare la separazione e divorzio x informazioni e un appuntamento
Diamo supporto solo in materia di ammissione al beneficio di Stato.
Per l’ammissione al gratuito patrocinio civile deve avere un un reddito inferiore a € 11.528,41 e può autocertificare il suo reddito (l’ISEE non serve a nulla).
Per miglior dettaglio circa l’ammissione al gratuito patrocinio anche veda QUI https://www.avvocatogratis.com/guide-brevi/guida-al-gratuito-patrocinio/ Guida Pratica all’accesso al Gratuito patrocinio” “GUIDA BREVE ALL’ACCESSO AL GRATUITO PATROCINIO”.
(Lo può scaricare on line in qualunque formato qui: http://www.smashwords.com/books/view/273075)
Qui trova i redditi da computare nella determinazione del tettore reddituale per l’ammissione: https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/
Qui invece trova gli avvocati che hanno dato la loro disponibilità al sito e che siamo già riusciti a pubblicare: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.
Salve Staff,
una mia parente, dopo 10 anni di matrimonio il marito l’ha lasciata, lei è dovuta andare via dalla casa coniugale perché di proprietà di quest’ultimo; il giudice ha stabilito che il marito versi a sua moglie il mantenimento. Col passare del tempo c’è stata la sentenza di divorzio con addebito al marito e di conseguenza il mantenimento alla consorte. Dopo alcuni anni l’ex marito ha fatto pervenire una semplice lettera firmata da un legale che asseriva che a causa di un incidente accorso verso la sua abitazione, non poteva più far fronte all’uscita del mantenimento all’ex moglie; ma nel frattempo l’ex marito dal nord italia va al sud Italia con la nuova compagna in ferie, alla faccia dell’ex moglie. Come posso fare per avere il mio diritto?
Dsitinti saluti.
Alberto
Salve Alberto,
se vi sono i requisiti soggettivi può adire alle vie di giustizia con l’assistenza del patrocinio a spese dello stato..
Per dettaglio circa l’ammissione al gratuito patrocinio anche veda QUI https://www.avvocatogratis.com/guide-brevi/guida-al-gratuito-patrocinio/ Guida Pratica all’accesso al Gratuito patrocinio” “GUIDA BREVE ALL’ACCESSO AL GRATUITO PATROCINIO”.
(Lo può scaricare on line in qualunque formato qui: http://www.smashwords.com/books/view/273075)
Ad ogni buon conto, a titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nella determinazione del tetto reddituale per l’ammissione si individuano le seguenti voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.
GUIDA AL GRATUITO PATROCINIO: SCARICALA GRATIS IN E-BOOK
Patrocinio a spese dello Stato: ecco gratis un PDF di 15 pagine sui segreti per avere l’ammissione al “gratuito patrocinio” e per scoprire una serie di utili
https://www.avvocatogratis.com
Salve Staff
Ho una domanda che si lega al mio caso:
Mio padre non versa il mantenimento da 15 anni, attualmente ne ho 19 e l’ultimo assegno risale al 2006.
Io sono una studentessa universitaria ovviamente con reddito inferiore a € 11.000, posso avviare la pratica senza coinvolgere il reddito di mia madre? Perchè in tal caso non potrei accedere al gratuito patroncinio Costituendo un nucleo familiare il quale reddito supera gli € 11.000
Inoltre, mio padre risulta debitore col fisco per ingenti somme, ha senso comunque procedere per ottenere i miei arretrati?
Eleonora
Grazie in anticipo
Salve Eleonora,
ii limite di di reddito riguarda il nucleo dei conviventi e la domanda vede legittimata sua madre e non lei, perchè l’assegno alimentare dovrebbe essere stato assegnato al coniuge collocatario.. Ovviamente l’ammissione al patrocinio a spese dello stato si ha quando sussistono i requisiti reddituali sommando tutti i redditi di tutti i conviventi e fino a quanto questi non superano il tetto, e non conta il patrimonio se non per come possa essere indicativo di redditi non censiti (il C/C – libretto postale quindi non vale): veda anche QUI https://www.avvocatogratis.com/guide-brevi/guida-al-gratuito-patrocinio/ Guida Pratica all’accesso al Gratuito patrocinio” “GUIDA BREVE AL GRATUITO PATROCINIO”.
(Lo può scaricare on line qui: http://www.smashwords.com/books/view/273075)
A titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nel del tetto reddituale per l’ammissione computi queste voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
Se poi cerca un avvocato abilitato può contattare uno degli avvocati che hanno dato disponibilità e sono indicati nell’elenco diviso per città indicato a questo link: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.