Questo è il crescendo che molto spesso persone di tutt’Italia si trovano a vivere con il propagarsi dei tremendi effetti della crisi finanziaria mondiale.
I media e le istituzioni molto spesso ci raccontano di casi che emergono qua e là con singoli, famiglie e comunità strangolati dai debiti contratti con soggetti malavitosi che prestavano denaro a tassi ben oltre il lecito, magari dopo aver subito per anni l’anatocismo bancario.
La condotta penalmente e civilisticamente illecita consiste, in ogni caso, nel farsi dare o promettere in corrispettivo di una prestazione di denaro interessi usurariâ, o più semplicemente nell’aver incassato/preteso interessi di entità maggiore al limite di legge o che risultino comunque sproporzionati (rispetto al capitale), quando chi li ha pagati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria.
Si, stiamo parlando di strozzinaggio, usura e prestiti con tassi impossibili. Ma non è sempre tutto scontato, non sempre l’usura si cela nel sottobosco circostante alla malavita e, talvolta, porta invece il colletto bianco.
Se è perciò certo che la commissione di un reato come quello di usura può vedere la persona offesa costituirsi parte civile nel processo penale che accerterà le responsabilità degli imputati, più difficile può essere immaginare la reazione del cittadino alle pressioni illecite commesse da certi colletti bianchi. Si perchè anche le banche sono state oggetto di indagini delle procure della repubblica e non sempre è andata loro bene.
Bisogna perciò sapere che coloro che sono stati spinti border line per le ristrettezze economiche incontrate non devono disperare e possono chiedere giustizia. Possono chiederla e riceverla anche grazie al gratuito patrocinio che consente tanto la costituzione di parte civile nel processo penale quanto la richiesta giudiziale di restituzione delle somme indebitamente pagate.
Sì, perchè le banche pare abbiano incassato sovente anche somme non dovute quali interessi dei prestiti accesi presso di loro e queste somme, all’accertamento dell’illiceità dei tassi, possono essere ripetute per il tramite di processi civili anche azionabili con il Patrocinio a Spese dello Stato.
Grazie ad un un comunicato del Comitat Meglio senza Usura abbiamo a disposizione un elenco delle condanne penali e civili già comminate alla Banca Antonveneta.
Riportiamo di seguito i principali procedimenti con i riferimenti dei provvedimenti giudiziali:
Da notizie di stampa si evince pure che nel mese di ottobre 2007, al GIP del Tribunale di Bologna, su accertamento della Guardia di Finanza, è stata presentata dal PM la richiesta di rinvio a giudizio, sempre per usura, nei confronti del direttore della locale filiale della banca Antonveneta e che presso le Procure di Trani (dal 2007), Venezia, Vicenza, Rimini (dal 2008) sono in corso inchieste contro Banca Antonveneta il cui esito non è ancora noto.
Una difesa è quindi possibile anche per i più deboli, per coloro che hanno già dato e che le banche hanno lasciato prive di mezzi. E questo attraverso la fruizione del patrocinio a spese dello Stato, sempre salva la presenza dei requisiti reddituali.
Davide Del Santo
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