LA LEGA PRESENTA IL PROGETTO DI AMMISSIONE AL GRATUITO PAROCINIO PER LA LEGITTIMA DIFESA
I Leghisti spiazzano tutti diventando i paladini delle garanzie dei cittadini. I partiti tradizionali restano al palo e nemmeno replicano.
In Lombardia, infatti, la LEGA NORD ha presentato alla Regione un progetto di legge sulla legittima difesa con l’innalzamento del tetto reddituale per l’ammissione al patrocinio a spese pubbliche.
Il primo firmatario della proposta di legge regionale è proprio il vicecapogruppo del Carroccio, Fabio Rolfi.
E’ chiaro che si vuole dare un segnale politico: Rolfi afferma di mettersi dalla parte della gente mentre a Roma la maggioranza pensa solo a parlare di poltrone e sistemi di potere. Di fronte ad una sensazione di insicurezza sociale crescente la Lega pensa a offrire uno strumento di tutela ai cittadini esasperati che difendono l’incolumità propria o dei famigliari da ladri e delinquenti e subito si ritrovano coinvolti in lunghi procedimenti penali accusato di omicidio o di eccesso di legittima difesa.
Per quelle azioni degli aggrediti che portino la legittima difesa veder seguire un procedimento penale a carico di chi ha reagito, si propone di alzare il tetto per il gratuito patroinio al fine di offrire tuela legale per la vittima che viene indagata come colpevole di eccesso di difesa. D’altra parte, non si parla di casi sporadici: la cronaca offre una diffusa rappresentazione di questi episodi che spesso riguardano anche appartenenti alle forze dell’ordine, che per aver svolto il proprio dovere non ricevono medaglie ma finiscono sotto processo.
Rolfi aggiunge “In questo periodo siamo di fronte ad una escalation di furti, una situazione che inasprirà ulteriormente a causa dell’approvazione della legge “salvacarceri” con relativo peggioramento della sicurezza. La nostra proposta di legge rappresenta la giusta risposta di una istituzione pubblica che vuole essere vicina ai propri cittadini.”
In questi casi la Lega Nord propone di alzare il tetto reddituale per l’ammissione al gratuito patrocinio, che è oggi facilmente superabile da chi ha un lavoro nelle forze dell’Ordine o nelle strutture di vigilanza, ma anche dai piccoli imprenditori, facendolo aumentare da € 10.776,33 fino a € 70.000,00.
A conforto di una scelta politica di rottura della staticità del sistema giustizia, il vicecapogruppo della LEGA NORD precisa che “L’evidenza dei fatti mostra come l’essere umano, di fronte ad una reale minaccia può reagire in modi diversi e soggettivi anche a seconda della situazione ambientale che lo circonda. Si pensi ad esempio ad un ineccepibile cittadino che, nel cuore della notte, viene svegliato di colpo da un malvivente che tenti di ledere un suo bene. In questo caso è difficile dire quale sarà la reazione psicologica del soggetto e se la stessa sarà commisurata al male subito o minacciato. Per questo chiediamo, con il nostro progetto di legge, che Regione Lombardia intervenga in ausilio a quegli onesti cittadini lombardi che si trovano coinvolti in processi penali che notoriamente hanno degli elevati costi da sostenere. Il patrocinio gratuito, oggi riservato a chi è privo di un reddito minimo (oggi pari a 10.766,33 euro), verrebbe praticamente esteso a tutti i cittadini fino ad un reddito massimo di 70.000 euro. L’aiuto finanziario, una volta che il soggetto sia stato ammesso al patrocinio a spese della Regione, opererà per ogni grado e fase del giudizio e per tutte le procedure.”
In questo modo viene garantita la copertura delle spese legali a qualunque cittadino si trovi nelle condizioni di doversi difendere senza doversi preoccupare delle conseguenze delle spese legali per difendere anche in giudizio le sue scelte di coraggio e di protezione della famiglia.
Di seguito riportiamo il testo del disegno di legge regionale.
David del Santo
Art, 24 Cost.
RELAZIONE
In numerosi e recenti casi assurti agli onori della cronaca, riguardanti onesti cittadini lombardi, i quali, per difendere l’incolumità propria, della famiglia, del patrimonio o della propria attività, sono rimasti coinvolti in procedimenti penali per eccesso di legittima difesa, rendono quantomai urgente un incisivo intervento legislativo.
In codeste situazioni l’onesto cittadino, passa da vittima a criminale, in applicazione dei principi di giustizia penale. Tuttavia, da un punto di vista di giustizia sociale, appare esattamente all’opposto. Questo in quanto, qualora non fosse avvenuto l’evento scatenante, ovvero la rappresentazione di un pericolo attuale di un’offesa ingiusta, non si sarebbe verificato l’evento conseguente che potenzialmente può far diventare la vittima, il reo.
L’evidenza dei fatti, mostra, come l’essere umano, alla rappresentazione di un male – che sia minacciato, tentato o consumato – può reagire in modi diversi del tutto soggettiva anche a seconda della situazione ambientale che lo circonda. Si pensi ad esempio ad un ineccepibile cittadino che, nel cuore della notte, viene svegliato da un soggetto estraneo che tenti di ledere un suo bene. In questo caso è difficile dire quale sarà la reazione psicologica del soggetto e se la stessa sarà correttamente commisurata al male subito o minacciato.
Per questi motivi, Regione interviene in ausilio a quegli onesti cittadini lombardi che si trovano coinvolti in processi penali che notoriamente hanno degli elevati costi da sostenere.
Mutuando il principio del gratuito patrocinio disciplinato dalla legge statale ed in particolare dal D.P.R. 115/2002, che consente a chi è privo di un reddito minimo (oggi pari a € 10.766,33) di essere difeso gratuitamente, viene istituito un fondo per il patrocinio nei processi penali di coloro che siano incorsi nel capo di imputazione afferente all’eccesso colposo di legittima difesa nel caso venga loro rappresentato un male imminente. Potranno accedere al fondo i cittadini che abbiano un reddito lordo annuo che va da € 10.766,33 sino ad € 70.000,00.
L’aiuto finanziario, una volta che il soggetto sia stato ammesso al patrocinio a spese della Regione, opererà per ogni grado e fase del giudizio e per tutte le procedure, derivate ed incidentali comunque connesse.
Con apposita delibera di Giunta, verranno stabiliti i criteri e le modalità di accesso al fondo medesimo. In particolare, si demanda alla Giunta regionale, la fissazione di un tetto massimo di spesa di concorrenza dei costi processuali e di difesa per utente.Art. 1
(Finalità)
1. Regione Lombardia, al fine di sostenere i cittadini residenti nel territorio lombardo da almeno quindici anni colpiti da criminalità, istituisce un apposito fondo per il patrocinio gratuito.
2. Il fondo di cui al comma 1 viene denominato: “Fondo regionale a sostegno dei cittadini lombardi colpiti dalla criminalità”.Art. 2
(Istituzione del fondo)1. È assicurato il patrocinio a spese della Regione nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini residenti in lombardia da almeno quindici anni che, vittime di un delitto contro il patrimonio e/o contro la persona, siano accusati di eccesso colposo di legittima difesa o di omicidio colposo per aver tentato di difendere se stessi, la propria attività, la famiglia o i beni, da un pericolo attuale di un’offesa ingiusta.
2. L’ammissione al patrocinio a spese della Regione è valida per ogni grado e per ogni fase del giudizio e per tutte le eventuali procedure, derivate ed incidentali, o comunque connesse.
3. Al gratuito patrocinio possono accedere i cittadini che abbiano un reddito lordo annuo che va da € 10.766,33 sino ad € 70.000,00.
4. La Giunta regionale stabilisce i criteri e le modalità per l’accesso al fondo di cui all’articolo 1.Art. 3
(Norma finanziaria)1. Il fondo viene costituito per una concorrenza di € 200.000,00, presso Finlombarda S.p.A.