L’Organismo Unitario dell’Avvocatura chiede tutela per l’accesso alla difesa anche nella negoziazione assistita.
La Legge 162 del 10.11.2014, conversione D.L. 132-2014, che ha introdotto l’istituto prevede che quando il procedimento di negoziazione assistita è condizione di procedibilità della domanda, all’avvocato non è dovuto compenso dalla parte che si trova nelle condizioni per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, ai sensi dell’articolo 76 (L) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 e successive modificazioni.
Da ciò la conseguenza che il difensore sembrerebbe dover svolgere a titolo gratuito la propria attività in sede di negoziazione assistita, conseguenza tale da suscitare perplessità sotto il profilo sistematico.
Si tratta di una contraddizione veramente grave della riforma ove cerca da un lato di garantire più accesso ad una giustizia non contenziosa e dall’altro esclude una parte della popolazione da questa Giustizia privandola di un difensore in grado di difenderla.
Si tratta quindi un’evidente lesione del principio di tutela dei non abbienti nell’accesso alla giustizia. In particolare si va a caricare l’avvocatura dell’obbligo di prestare gratuitamente attività di patrocinio nella negoziazione assistita così facendola diventare per gli avvocati un disincentivo all’inserimento nelle liste dei professionisti disposti ad assumere il patrocinio a spese dello stato, con ogni evidente conseguenza in termini di impoverimento di tale essenziale istituto.
Per questa ragione è da lodare e da porre in risalto l’intervento dell’Organismo del’Avvocatura che stigmatizza il vulnus all’accesso alla difesa che la riforma, pur piena di altre iniziative lodevoli, ha introdotto.
Victor Rampazzo
COMUNICATO STAMPA
GIUSTIZIA, PER L’OUA I DATI DEL MINISTRO ORLANDO SU DIVORZIO E SEPARAZIONI INDICANO UNA RIDUZIONE DEL CONTENZIOSO E CONFERMANO L’IMPEGNO IMPORTANTE DELL’AVVOCATURA LA PROPOSTA: PER ANDARE A REGIME NELLA NEGOZIAZIONE, SI PREVEDANO INCENTIVI FISCALI E PATROCINIO A SPESE DELLO STATO PER I MENO ABBIENTI MA L’OUA DENUNCIA: INVECE SUI SINISTRI STRADALI SI RISCHIA DI FALLIRE PER RESPONSABILITÀ DELLE ASSICURAZIONI
Per Mirella Casiello, presidente Oua, sono, «positivi i dati del ministro Orlando sulla negoziazione per divorzi e separazioni, il che dimostra quanto fosse una giusta scelta puntare sull’avvocatura per dare una risposta di qualità alla domanda di giustizia, senza ingolfare i tribunali. Rimane grave, invece, il problema sui sinistri stradali dove le compagnie assicurative di fatto “ignorano” il nuovo sistema. Il trend incoraggiante del ministero di via Arenula, non possiamo che confrontarlo con un campione analizzato in questi giorni, che conferma che sul fronte assicurazioni non c’è nessun impegno né collaborazione. Da potenziare, infine, l’arbitrato, che continua ad essere un altro punto di sofferenza delle nuove riforme».
«Infine, un appello al ministro Orlando – conclude Casiello – servono incentivi fiscali, come promesso in più occasioni, per affermare in positivo una cultura alternativa di risoluzione delle controversie. È evidente che la sola obbligatorietà non funziona. Ma non basta: per la negoziazione è necessario anche prevedere il patrocinio a spese dello stato per i meno abbienti. In questo senso è opportuno fare un’osservazione: il dato ministeriale di Torre Annunziata, dove non v’è flessione nel contenzioso in tema di separazione e divorzio, dimostra che le difficoltà economiche, soprattutto al sud, sono un ostacolo al successo del nuovo sistema».
Roma, 26 maggio 2015