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COMPENSAZIONE DEI CREDITI DA GRATUITO PATROCINIO? ORA SI PUO’!

OPERATIVA LA COMPENSAZIONE DEI CREDITI DA GRATUITO PATROCINIO CON LE TASSE DELL’AVVOCATO

COMPENSAZIONE GRATUITO PATROCINIO

Ogni Avvocato sa che per garantire una difesa servono le risorse per sostenerla.
Per quasi 15 anni, dalla promulgazione del DPR 115/2002 che ha ridisciplinato la difesa dei non abbienti prevista dall’art. 24 della Costituzione, l’avvocatura ha faticato a garantire assistenza dei più deboli perchè i pagamenti dei processi sostenuti arrivavano ad anni di distanza dalla loro fine.

Per questa ragione il Congresso nazionale Forense di Venezia (2014) aveva deliberato di sostenere la richiesta di compensazione dei crediti da gratuito patrocinio con le imposte dovute dal medesimo professionista.
La scelta congressuale era poi stata sostenuta dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura, con la commissione coordinata dall’avvocato Alberto Vigani, ed aveva trovato l’attenzione della politica prima con il deposito di due proposte di legge e poi con il loro inserimento nella legge di stabilità 2016: per questo OUA aveva dato pubblico ringraziamento all’operato dell’allora viceministro della Giustizia Enrico Costa, del vicepresidente della commissione Giustiza Franco Vazio e dell’On. Anna Rossomando.

Mancava però ancora un passaggio.
Per diventare realtà operativa la norma vigente necessitava però  di un decreto ministeriale che ne delineasse le modalità tecniche e si trattava di un passaggio importante perchè richiedeva anche il concerto con il competente ministero delle finanze.
Dopo mesi di gestazione la bozza del DM era trasmessa al ministro Padoan alla fine di giugno 2016 e se ne attendeva il ritorno sottoscritta perchè potesse essere firmata dal Ministro Orlando e poi pubblicata.

I contatti di OUA con l’Ufficio legislativo del ministero di Giustizia la avevano annunciata per la metà del mese di luglio, ma come sempre in questi casi, le speranze scontavano il rischio dell’imprevisto.
Tutto è andato invece come da previsioni e, ieri sera, il Ministro Orlando ha annunciato la firma del DM che disciplina le modalità di compensazione dei crediti vantati dagli avvocati per l’attività svolta a seguito di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, con quanto da essi dovuto per ogni imposta o tassa ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti.

Ora, l’agognata compensazione immediata si può fare.
La richiesta di neutralizzazione delle imposte dovute con i propri crediti da gratuito patrocinio potrà essere formulata all’erario attraverso la piattaforma elettronica di certificazione del Ministero dell’economia e delle finanze
Tale facoltà potrà essere esercitata dal 17 ottobre al 30 novembre, per l’anno 2016, e dal 1 marzo al 30 aprile per gli anni successivi. Si possono quindi già compensare le imposte e le tasse dovute nel 2016.
Riportiamo di seguito il testo integrale del comunicato del ministero e faremo seguire a brevissimo il DM non appena sarà disponibile.

Vedremo in quella sede come ottenere la mglior attuazione dell’istituto compensativo superando ogni limite di budget.
David Del Santo



Gratuito patrocinio: Orlando, firmato decreto compensazione crediti-debiti avvocati

15 luglio 2016

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto – adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze – che disciplina le modalità di compensazione dei crediti vantati dagli avvocati per l’attività svolta a seguito di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, con quanto da essi dovuto per ogni imposta o tassa ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti.

La disciplina in questione affronta il problema del ritardo nella corresponsione, da parte dello Stato, dei pagamenti relativi agli onorari degli avvocati difensori ammessi al patrocinio a spese dello Stato, riconoscendo in tal modo due principi fondamentali: da un lato quello alla difesa da parte dello Stato anche dei meno abbienti, fornendogli (art. 24 Costituzione) “i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”, dall’altro, il diritto del difensore a vedere compensata la propria attività professionale.

Gli avvocati, quindi, che vantino crediti per spese, diritti e onorari, maturati e non ancora saldati, e per i quali non sia stata proposta opposizione, potranno – attraverso la piattaforma elettronica di certificazione predisposta dal Ministero dell’economia e delle finanze – esercitare il diritto utilizzare il credito in compensazione. Tale facoltà potrà essere esercitata dal 17 ottobre al 30 novembre, per l’anno 2016, e dal 1 marzo al 30 aprile per gli anni successivi. L’autorità preposta alla liquidazione dei crediti è quella giudiziaria e la spesa autorizzata per l’anno in corso è di 10 milioni di euro.

“Si tratta di una promessa mantenuta” ha affermato il Ministro Orlando “che mira ad un sostegno dell’avvocatura più impegnata nel patrocinio a spese dello Stato, il più delle volte composta da giovani professionisti che con questa misura potranno compensare il loro crediti. È un segnale di attenzione verso una categoria di professionisti che sta attraversando una grande trasformazione. Questa misura, come le altre di sgravio fiscale per le risoluzioni alternative alla lite, sono inserite nel più ampio progetto che vuole contribuire ad aiutare la professione forense in questa fase di grandi cambiamenti delle giurisdizione e dopo la crisi che ha colpito duramente anche i professionisti”.

Alessio Alberti:
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