IN ALCUNI CASI L’AVVOCATO E’ SEMPRE GRATIS
Per alcuni reati il reddito non conta affatto, il legislatore ha voluto infatti tutelare alcuni vittime di reati contro la persona particolarmente riprovevoli. Ci sono delle vittime che non posson esser mai essere lasciate sole: parliamo dei reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking.
Esser vicini alle vittime di violenza sessuale maltrattamenti in famiglia e stalking, aiutarle a difendersi è la prova minima di un paese moderno, sia per l’aspetto solidaristico sia perché certi crimini, certe follie umane, non possono vedere la parte offesa dover scegliere fra il valutare la propria capacità economica e la voglia di chiedere giustizia. Lo stato deve sempre pronto a lanciare un messaggio e dire a tutti che si farà tutto il possibile per punire responsabili, i criminali.
Per questi reati, infatti, è previsto l’acecsso al gratuito patrocinio anche quando vi sia un reddito del nucleo familiare che supera il tetto previsto dal decreto ministeriale biennale per poter essere ammessi generalmente all’avvocato gratuito (patrocinio a spese dello stato).
Si può quindi essere ammessi anche con reddito alto
Indipendentemente dai limiti di reddito, le recenti modifiche legislative del 2009 e del 2013 hanno previsto l’ammissione al gratuito patrocinio senza limite di reddito per la costituzione di parte civile della persona offesa dai reati di cui agli articoli 572, 583-bis, 609-bis, 609-quater, 609-octies e 612-bis, nonché, ove commessi in danno di minori, dai reati di cui agli articoli 600, 600-bis, 600-ter, 600-quinquies, 601, 602, 609-quinquies e 609-undecies del codice penale.
Lo si ripete, si tratta delle vittime dei reati di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo, stalking e maltrattamenti in famiglia.
Cosa succede per queste vittime?
La vittima di tali fattispecie di reato avrà quindi accesso al patrocinio a spese dello stato senza dover autocertificare il rispetto dei requisiti reddituali previsti dalla normativa generale (non avrà quindi bisogno di aver un reddito inferiore a euro 11.528,41 e non avrà alcun cumulo reddituale da computare con riferimento ai familiari conviventi). Le persone offese da questi reati hanno perciò diritto all’ammissione al gratuito patrocinio anche se non presentano la dichiarazione sostitutiva che attesta i loro redditi. In sostanza, in questi casi, anche se il proprio reddito è di molto superiore alla soglia stabilita per legge, si ha la possibilità comunque di accedere al beneficio.
L’ammissione al patrocinio a spese dello Stato non è perciò una mera facoltà del giudice verso la vittima, ma vi è il dovere del giudice di accogliere l’istanza se presentata dalla persona offesa da uno dei reati sopra citati e all’esito della verifica affermativ
Sul punto è intervenuta recentemente anche la Corte di Cassazione ribadendo il diritto delle vittime: perchè la vittima del reato di stalking ottenga l’ammissione al gratuito patrocinio non sono richiesti requisiti di natura reddituale ed è sufficiente che venga presentata domanda con indicato il procedimento penale di riferimento.
E la disciplina generale invece cosa dice?
Per le vittime di dei reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking vi è quindi un percorso differenziato rispetto alla disciplina generale che prevede che il reddito rilevante pr ottenere l’ammissione al beneficio sia non solo quello del richiedente il gratuito patrocinio, ma anche quello di tutti conviventi (anche non familiari) che va cumulato al primo.
Nel giudizio penale: il limite di reddito è aumentato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente: iil tetto reddituale previsto dal decreto ministeriale deve veder sommato l’importo di 1.032,91 euro tante volte quanti sono i familiari conviventi.
Solo in particolari casi si tiene conto solo del reddito personale della persona che presenta l’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato:ciò accade quando sono oggetto della causa diritti della personalità, ovvero nei processi in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi (ad es. non si terrà conto del reddito del coniuge nel caso di separazione e/o divorzio oltre che nei procedimenti inerenti i figli).
Avv. Alberto Vigani
per Associazione Art. 24 Cost.
View Comments (2)
Salve,
disabile violentata, denigrata e minacciata. Sentenza ingiusta e Inaccettabile. Cosa fare per avere giustizia?
Carmela.
Salve Carmela,
non è previsto alcun limite di reddito in caso di reati a sfondo sessuale.
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Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.
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