GRATUITO PATROCINIO: DM AGGIORNA IL REDDITO x 14 MILIONI DI ITALIANI. Il Ministro di Giustizia ha emanato il decreto biennale con il vigente riferimento reddituale per determinare la soglia di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. L’aggiornamento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale sol0 l’altro ieri 30.01.2021, con la pubblicazione n. 24.
Con decreto ministeriale il tetto reddituale è ora rideterminato in € 11.746,68 in incremento per la positiva variazione dell’indice ISTAT dal 1 luglio 2016 al 30 giugno 2018 (prima era di € 11.493,82). Lo avevamo sollecitato in questo articolo..
ORA QUINDI IL TETTO VA COMPUTATO IN € 11.746,68
Per capire gli effetti dell’incremento della soglia reddituale dobbiamo conoscere la situazione reddituale dei richiedenti l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. In particolare dobbiamo fare riferimento ai dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche da ultimi analizzabili, ovvero quelle presentate nel 2019 per l’anno di imposta 2018.
In Italia ci sono circa 41,4 milioni (41.372.851) di contribuenti che hanno assolto l’obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione “Redditi Persone Fisiche”e “730”, o indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Certificazione Unica -CU).
Di tutti i contribuenti, come abbiamo letto sopra, coloro che dichiarano un reddito inferiore ad € 11.746,68 hanno diritto ad essere ammessi al beneficio previsto dalla Carta Costituzionale all’art. 24 III Co. e, in sua attuazione, dal DPR 115/2002, della difesa processuale civile pagata a carico dell’erario: il patrocinio a spese dello Stato.
Nel penale, il tetto reddituale si innalza di € 1.032 per ogni familiare convivente e quindi si deve fare riferimento ad una soglia che varia al crescere dei conviventi il soggetto istante. Si fa comunque sempre riferimento al reddito complessivo del nucleo familiare.
Oltre a questi, per determinare la platea di tutti i possibili richiedenti l’ammissione il patrocinio a spese dello Stato, dovremmo fare riferimento anche a tutti i soggetti presenti sul territorio dello stato privi di reddito e non presentanti alcuna dichiarazione, purché non conviventi con altro percettore di reddito.
Il valore reddituale medio del contribuente italiano è di 21.660 euro, in crescita del 4,8% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente.
L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.670 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.760euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.430 euro) con 1.178.746 contribuenti, pari al 2,85 % del totale.
I contribuenti pensionati sono 14.444.484 (ovvero il 34.91 % del totale dei contribuenti).
Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si osserva che il 44% dei contribuenti, che dichiara il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro (come accennato, nel penale i limiti di reddito indicati dall’articolo 76, comma 1, sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi e quindi una famiglia monoreddito di 4 persone avrà come tetto reddituale per l’ammissione il limite € 14.842,68: nel penale, quindi, interessa quasi il 44 % delle famiglie monoreddito con almeno 3 conviventi con il richiedente.
Premesso sopra che il tetto reddituale per l’ammissione nel civile è stato innalzato ad € 11.746,68, per comprendere quanti contribuenti sono percentualmente interessati al beneficio basta fare riferimento alle fasce di reddito fino a 12.000 euro.
In dettaglio, complessivamente nelle fasce di reddito da € 0 a € 12.000 ci sono 14.446.985 contribuenti, ovvero il 34.91 % del totale. Riguarda pertanto più di un terzo degli italiani.
Peraltro, nella fascia di reddito da 0 a 12.000 euro sono presenti 4.633.124 contribuenti pensionati (ovvero il 32,07% del totale dei pensionati). Quasi un terzo dei pensionati.
Nella fascia di reddito da € 10.000 a 12.000 ci sono 2.312.440 contribuenti, pari al 5,59 % del totale.
La variazione del tetto reddituale del patrocinio a spese dello Stato in decreto ministeriale è pari € 252,86 (€ 11.746,68 – € 11.493,82, con un incremento del 2,1 %), ovvero pari ad una porzione del 12,6 % della fascia reddituale 10.000/12.000 euro (€ 2.000,00).
Se noi calcoliamo che nella fascia di reddito presente nell’intervallo tra i 12.000,00 ed i 10.000,00 euro ci sono 2.312.440 contribuenti e ipotizziamo una loro distribuzione proporzionale nel medesimo intervallo, potremmo determinare una possibilità di accesso al patrocinio a spese dello Stato per ulteriori 291.492 contribuenti istanti l’ammissione al beneficio oltre a, per i nuclei familiari monoreddito, tutti i loro familiari conviventi.
L’incremento che ART. 24 Cost. ha sollecitato per diversi mesi ha pertanto consentito a quasi 300.000 contribuenti, con i loro familiari, di avere accesso alla giustizia senza più dipendere dal potersi permettere, o meno, una difesa processuale.
Più sotto riportiamo l’integrale provvedimento datato 23 luglio 2020 e le tabelle del MEF che confermano i dati sopra riportati.
***
minore di -1.000 |
3.414 |
0,01 |
da -1.000 a 0 |
2.007 |
0,00 |
zero |
748.072 |
1,81 |
da 0 a 1.000 |
2.361.867 |
5,71 |
da 1.000 a 1.500 |
612.171 |
1,48 |
da 1.500 a 2.000 |
513.154 |
1,24 |
da 2.000 a 2.500 |
468.366 |
1,13 |
da 2.500 a 3.000 |
442.162 |
1,07 |
da 3.000 a 3.500 |
386.418 |
0,93 |
da 3.500 a 4.000 |
383.299 |
0,93 |
da 4.000 a 5.000 |
762.130 |
1,84 |
da 5.000 a 6.000 |
765.207 |
1,85 |
da 6.000 a 7.500 |
2.433.396 |
5,88 |
da 7.500 a 10.000 |
2.720.882 |
6,58 |
da 10.000 a 12.000 |
2.312.440 |
5,59 |
CONTRIBUENTI PER REGIONE
Piemonte |
3.195.130 |
7,72 |
Valle d’Aosta |
97.778 |
0,24 |
Lombardia |
7.275.481 |
17,58 |
Liguria |
1.181.696 |
2,86 |
Trentino Alto Adige (P.A. Trento) |
425.080 |
1,03 |
Trentino Alto Adige (P.A. Bolzano) |
435.341 |
1,05 |
Veneto |
3.633.467 |
8,78 |
Friuli Venezia Giulia |
933.723 |
2,26 |
Emilia Romagna |
3.401.115 |
8,22 |
Toscana |
2.749.561 |
6,65 |
Umbria |
629.784 |
1,52 |
Marche |
1.125.448 |
2,72 |
Lazio |
3.901.905 |
9,43 |
Abruzzo |
911.491 |
2,20 |
Molise |
211.641 |
0,51 |
Campania |
3.196.847 |
7,73 |
Puglia |
2.577.717 |
6,23 |
Basilicata |
379.112 |
0,92 |
Calabria |
1.178.746 |
2,85 |
Sicilia |
2.859.620 |
6,91 |
Sardegna |
1.067.426 |
2,58 |
Non indicata |
4.742 |
0,01 |
TOTALE |
41.372.851 |
100,00 |
minore di -1.000 |
144 |
0,00 |
da -1.000 a 0 |
23 |
0,00 |
zero |
101 |
0,00 |
da 0 a 1.000 |
285.175 |
1,97 |
da 1.000 a 1.500 |
99.508 |
0,69 |
da 1.500 a 2.000 |
84.315 |
0,58 |
da 2.000 a 2.500 |
76.137 |
0,53 |
da 2.500 a 3.000 |
70.207 |
0,49 |
da 3.000 a 3.500 |
67.521 |
0,47 |
da 3.500 a 4.000 |
66.356 |
0,46 |
da 4.000 a 5.000 |
126.717 |
0,88 |
da 5.000 a 6.000 |
164.614 |
1,14 |
da 6.000 a 7.500 |
1.526.122 |
10,57 |
da 7.500 a 10.000 |
1.051.034 |
7,28 |
da 10.000 a 12.000 |
1.015.150 |
7,03 |
da 12.000 a 15.000 |
1.426.029 |
9,87 |
da 15.000 a 20.000 |
2.488.315 |
17,25 |
da 20.000 a 26.000 |
2.199.021 |
15,22 |
da 26.000 a 29.000 |
799.349 |
5,53 |
da 29.000 a 35.000 |
1.103.312 |
7,64 |
da 35.000 a 40.000 |
540.447 |
3,74 |
da 40.000 a 50.000 |
524.678 |
3,63 |
da 50.000 a 55.000 |
131.624 |
0,91 |
da 55.000 a 60.000 |
98.591 |
0,68 |
da 60.000 a 70.000 |
143.601 |
0,99 |
da 70.000 a 75.000 |
54.920 |
0,38 |
da 75.000 a 80.000 |
46.459 |
0,32 |
da 80.000 a 90.000 |
67.402 |
0,47 |
da 90.000 a 100.000 |
45.349 |
0,31 |
da 100.000 a 120.000 |
53.708 |
0,37 |
da 120.000 a 150.000 |
38.189 |
0,26 |
da 150.000 a 200.000 |
25.872 |
0,18 |
da 200.000 a 300.000 |
15.122 |
0,10 |
oltre 300.000 |
9.372 |
0,06 |
TOTALE |
14.444.484 |
100,00 |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI DI GIUSTIZIA
del Ministero della giustizia di concerto con
IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO
del Ministero dell’economia e delle finanze
Visto l’art. 76 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, che fissa le condizioni reddituali per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato;
Visto l’art. 77 del citato testo unico, che prevede l’adeguamento ogni due anni dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato in relazione alla variazione, accertata dall’Istituto nazionale di statistica, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatesi nel biennio precedente, da effettuarsi con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze;
Visto il decreto interdirigenziale emanato in data 16 gennaio 2018 dal Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia, di concerto con il Ragioniere generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze, registrato alla Corte dei conti in data 31 gennaio 2018, con il quale, con riferimento alla variazione del citato indice dei prezzi al consumo verificatasi nel periodo dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2016, e’ stato fissato in euro 11.493,82 l’importo previsto dall’art. 76, comma 1, del citato testo unico per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato;
Ritenuto di dover adeguare il predetto limite di reddito in relazione alla variazione del medesimo indice dei prezzi al consumo verificatasi nel periodo dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2018;
Rilevato che, in tale biennio, dai dati accertati dall’Istituto nazionale di statistica risulta una variazione in aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati pari allo 0,022;
Decretano:
L’importo indicato nell’art. 76, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, e’ aggiornato ad euro 11.746,68.
Il presente decreto verra’ inviato agli organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Roma, 23 luglio 2020
Il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia Casola
Il Ragioniere generale dello Stato Mazzotta Registrato alla Corte dei conti l’11 gennaio 2021
Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri, reg. n. 40
Buongiorno. Non ci ho capito niente …. Io starei cercando un avvocato , che mi pissa aiutare gratuitamente , x i vicini stalker .(help!)
Salve ,
l’ammissione al patrocinio a spese dello stato si ha quando sussistono i requisiti reddituali, veda anche QUI https://www.avvocatogratis.com/guide-brevi/guida-al-gratuito-patrocinio/ Guida Pratica all’accesso al Gratuito patrocinio” “GUIDA BREVE AL GRATUITO PATROCINIO”.
(Lo può scaricare on line qui: http://www.smashwords.com/books/view/273075)
A titolo esemplificativo, fra i redditi da computare nel del tetto reddituale per l’ammissione computi queste voci (https://www.avvocatogratis.com/2012/12/tabella-dei-redditi-da-computare-per-il-gratuito-patrocinio/) è ovviamente da computare anche il TFR come ogni altra retribuzione.
Se poi cerca un avvocato abilitato può contattare uno degli avvocati che hanno dato disponibilità e sono indicati nell’elenco diviso per città indicato a questo link: https://www.avvocatogratis.com/avvocato-gratuito-patrocinio/elenco-avvocati-abilitati-al-gratuito-patrocinio/
Cordialità.
Alessio
Staff
Associazione ART. 24 COST.