Ai sensi dell’art. 294 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese della giustizia (d.P.R. n. 115/2002),
ART. 294 (L) (Relazione al Parlamento sul patrocinio a spese dello Stato)
1. Il Ministro della giustizia, entro il 30 giugno 2003, e successivamente ogni due anni, trasmette al Parlamento una relazione sull’applicazione della nuova normativa sul patrocinio a spese dello Stato, che consente di valutarne tutti gli effetti ai fini di ogni necessaria e tempestiva modifica della normativa stessa.
è previsto che il Ministro della Giustizia trasmetta, ogni due anni, al Parlamento una relazione sull’applicazione della deisciplina sul patrocinio a spese dello Stato (definita anche qui inpropriamente grtuito patrocinio), per valutarne gli effetti al fini di poter intervenire o meno con tempestive modifiche per garantire l’efffettività della tutela del diritto difesa e del suo accesso.
L’ultima relazione depositata è del 2019:
Le trovate entrambe sul sito della camera dei Deputati QUI: http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/Documenti/DocumentiParlamentari/parser.asp?idLegislatura=18&categoria=096&tipologiaDoc=elenco_categoria
O le potete leggere qui di seguito:
In relazione all’anno 2018 era prevista a consuntivo una spesa onnicomprensiva di circa 350 milioni su base Italia, dei quali € 173.534.768 per il settore penale e, per differenza, € 176.465.232 per il settore civile (per l’intero capitolo delle spese di giustizia – 1360 – è previsto uno stanziamento definitivo pari ad euro 522.721.564 e può ipotizzarsi una spesa complessiva pari ad almeno 580 milioni di euro, comprensiva di spese dei giudici onorari, interpretariato e altro).
Con la legge di bilancio 2020 per il triennio 2021 – 2023 è stato poi stanziato un incremento di risorse per ulteriori quaranta milioni di euro l’anno, ai quali si potrà dunque attingere per soddisfare la liquidazione dei compensi maturati per le prestazioni professionali rese dai difensori delle parti meno abbienti.
Inoltre, nell’ottobre 2020, con l’accreditamento effettuato da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, si sono rese disponibili le risorse finanziarie necessarie a saldare interamente il debito per le spese di giustizia relativo al 2019, pari a 92 milioni di euro.
Per effetto di tale disponibilità, il Ministero della Giustizia ha diramato una circolare a tutti gli Uffici giudiziari, comunicando di avere provveduto all’emissione degli ordini di accreditamento a saldo delle esposizioni debitorie, con l’invito ad adottare ogni intervento organizzativo dal punto di vista amministrativo-contabile e a profondere il massimo sforzo
possibile per consentire il tempestivo pagamento agli aventi diritto, così da evitare ulteriormente l’allungamento dei tempi. L’importo complessivo stanziato è frutto di più provvedimenti adottati nel corso dell’anno: 20 milioni dal cd. decreto rilancio (decreto-legge n. 34/2020), 35 milioni attraverso la legge di assestamento (legge n. 128/2020) ai quali si aggiungono 37 milioni prelevati dal Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine. Si attende ora di vedere gli effetti di tali provvedimenti nella concreta attività degli uffici periferici di Corti e Tribunali.
In relazione all’anno 2018 era prevista a consuntivo una spesa onnicomprensiva di circa 350 milioni su base Italia, dei quali € 173.534.768 per il settore penale e, per differenza, € 176.465.232 per il settore civile (per l’intero capitolo delle spese di giustizia – 1360 – è previsto uno stanziamento definitivo pari ad euro 522.721.564 e può ipotizzarsi una spesa complessiva pari ad almeno 580 milioni di euro, comprensiva di spese dei giudici onorari, interpretariato e altro).
Con la legge di bilancio 2020 per il triennio 2021 – 2023 è stato poi stanziato un incremento di risorse per ulteriori quaranta milioni di euro l’anno, ai quali si potrà dunque attingere per soddisfare la liquidazione dei compensi maturati per le prestazioni professionali rese dai difensori delle parti meno abbienti.
Inoltre, nell’ottobre 2020, con l’accreditamento effettuato da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, si sono rese disponibili le risorse finanziarie necessarie a saldare interamente il debito per le spese di giustizia relativo al 2019, pari a 92 milioni di euro.
Per effetto di tale disponibilità, il Ministero della Giustizia ha diramato una circolare a tutti gli Uffici giudiziari, comunicando di avere provveduto all’emissione degli ordini di accreditamento a saldo delle esposizioni debitorie, con l’invito ad adottare ogni intervento organizzativo dal punto di vista amministrativo-contabile e a profondere il massimo sforzo
possibile per consentire il tempestivo pagamento agli aventi diritto, così da evitare ulteriormente l’allungamento dei tempi. L’importo complessivo stanziato è frutto di più provvedimenti adottati nel corso dell’anno: 20 milioni dal cd. decreto rilancio (decreto-legge n. 34/2020), 35 milioni attraverso la legge di assestamento (legge n. 128/2020) ai quali si aggiungono 37 milioni prelevati dal Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine. Si attende ora di vedere gli effetti di tali provvedimenti nella concreta attività degli uffici periferici di Corti e Tribunali.
Vedi anche QUI il “QUADRO DI VALUTAZIONE DELLA GIUSTIZIA 2019″ pubblicato dalla Commissione Europea ha pubblicato lo scorso aprile 2020 con una rilevazione comparata sul tema dell’efficienza: https://www.avvocatogratis.com/2019/09/valutazione-giustizia-2019/
E qui “I TEMPI DELLA GIUSTIZIA ITALIANA NEL 2019 – DAL TRIBUNALE, ALLA CORTE D’APPELLO, ALLA CASSAZIONE: LA DURATA DEI PROCESSI MIGLIORA MA SI DEVONO LEGGERE TUTTI I NUMERI E C’E’ ANCORA TANTA STRADA DA FARE!”: https://www.avvocatogratis.com/2019/11/i-tempi-della-giustizia-italiana-nel-2019/
per Associazione Art. 24 Cost.
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