Il Ministro di Giustizia ha emanato un nuovo decreto biennale con il vigente riferimento reddituale per determinare la soglia di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. L’aggiornamento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale sol0 l’altro ieri 06.06.2023, con la pubblicazione n. 130.
Con decreto ministeriale il tetto reddituale è ora rideterminato in € 12.838,01 in incremento per la positiva variazione dell’indice ISTAT dal 1 luglio 2018 al 30 giugno 2020 (prima era di 11.734,93). Lo avevamo sollecitato in questo articolo.
ORA QUINDI IL TETTO VA COMPUTATO IN EURO 12.838,01.
Per capire gli effetti dell’incremento della soglia reddituale dobbiamo conoscere la situazione reddituale dei richiedenti l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. In particolare dobbiamo fare riferimento ai dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche da ultimi analizzabili, ovvero quelle presentate nel 2019 per l’anno di imposta 2018.
In Italia ci sono circa 41,4 milioni di contribuenti che hanno assolto l’obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione “Redditi Persone Fisiche”e “730”, o indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Certificazione Unica -CU).
Di tutti i contribuenti, come abbiamo letto sopra, coloro che dichiarano un reddito inferiore ad € 12.838,01 hanno diritto ad essere ammessi al beneficio previsto dalla Carta Costituzionale all’art. 24 III Co. e, in sua attuazione, dal DPR 115/2002, della difesa processuale civile pagata a carico dell’erario: il patrocinio a spese dello Stato.
Nel penale, il tetto reddituale si innalza di € 1.032 per ogni familiare convivente e quindi si deve fare riferimento ad una soglia che varia al crescere dei conviventi il soggetto istante. Si fa comunque sempre riferimento al reddito complessivo del nucleo familiare.
Oltre a questi, per determinare la platea di tutti i possibili richiedenti l’ammissione il patrocinio a spese dello Stato, dovremmo fare riferimento anche a tutti i soggetti presenti sul territorio dello stato privi di reddito e non presentanti alcuna dichiarazione, purché non conviventi con altro percettore di reddito.
Il valore reddituale medio del contribuente italiano è di 21.660 euro.
L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.670 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.760euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.430 euro) con 1.178.746 contribuenti, pari al 2,85 % del totale.
I contribuenti pensionati sono 14.444.484 (ovvero il 34.91 % del totale dei contribuenti).
Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si osserva che il 44% dei contribuenti, che dichiara il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro (come accennato, nel penale i limiti di reddito indicati dall’articolo 76, comma 1, sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi e quindi una famiglia monoreddito di 4 persone avrà come tetto reddituale per l’ammissione il limite € 14.842,68: nel penale, quindi, interessa quasi il 44 % delle famiglie monoreddito con almeno 3 conviventi con il richiedente.
Premesso sopra che il tetto reddituale per l’ammissione nel civile è stato innalzato ad € 12.838,01, per comprendere quanti contribuenti sono percentualmente interessati al beneficio basta fare riferimento alle fasce di reddito fino a 12.000 euro.
In dettaglio, complessivamente nelle fasce di reddito da € 0 a € 12.000 ci sono 14.446.985 contribuenti, ovvero il 34.91 % del totale. Riguarda pertanto più di un terzo degli italiani.
Peraltro, nella fascia di reddito da 0 a 12.000 euro sono presenti 4.633.124 contribuenti pensionati (ovvero il 32,07% del totale dei pensionati). Quasi un terzo dei pensionati.
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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 10 maggio 2023
Adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. (23A03238) (GU Serie Generale n.130 del 06-06-2023)
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia di concerto con IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO del Ministero dell'economia e delle finanze Visto l'art. 76 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, che fissa le condizioni reddituali per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato; Visto l'art. 77 del citato testo unico, che prevede l'adeguamento ogni due anni dei limiti di reddito per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato in relazione alla variazione, accertata dall'Istituto nazionale di statistica, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatesi nel biennio precedente, da effettuarsi con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto interdirigenziale emanato in data 3 febbraio 2023 dal Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia, di concerto con il Ragioniere generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, registrato alla Corte dei conti in data 17 aprile 2023, con il quale, con riferimento alla variazione del citato indice dei prezzi al consumo verificatasi nel periodo dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2020, e' stato fissato in euro 11.734,93 l'importo previsto dall'art. 76, comma 1, del citato testo unico per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato; Ritenuto di dover adeguare il predetto limite di reddito in relazione alla variazione del medesimo indice dei prezzi al consumo verificatasi nel periodo dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022; Rilevato che, in tale biennio, dai dati accertati dall'Istituto nazionale di statistica risulta una variazione in aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati pari al 9,4%; Decretano: L'importo indicato nell'art. 76, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, e' aggiornato ad euro 12.838,01. Il presente decreto verra' inviato agli organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 maggio 2023 Il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia Birritteri Il Ragioniere generale dello Stato Mazzotta Registrato alla Corte dei conti il 26 maggio 2023 Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg. n. 1553
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DECRETO_10-05-2023_Reddito***
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