PUOI CHIEDERE LA DISTRAZIONE DELLE SPESE CON IL GRATUITO PATROCINIO? La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1009 del 20 gennaio 2014, precisa la disciplina della distrazione delle spese
ESTRATTO DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE DELL’ANNO 2012 IN MATERIA DI PATROCINIO A SPESE DELLO STATO Per conoscere lo stato dell’evoluzione giurisprudenziale in Italia non si può che ricondursi all’elaborazione della Consulta
Il credito professionale del CTU non può essere immediatamente portata all’incasso poichè esso non è esigibile nello stesso momento della liquidazione: il rimedio della prenotazione a debito è efficace nelle ipotesi in cui, individuata una parte tenuta al pagamento delle spese, risulta impossibile per il consulente ottenere tale pagamento.
GRATUITO PATROCINIO: LO STATO NON PUO’ GUADAGNARCI! Il compenso spettante all’avvocato in gratuito patrocinio deve corrispondere almeno alle spese rifuse in favore dello Stato.
GLI ONORARI DEL GRATUITO PATROCINIO RESTANO RIDOTTI ALLA META’: la Cassazione non accetta l’interpretazione abrogativa della disciplina del testo unico, nonostante la lettera della norma.
GRATUITO PATROCINIO – effetto revoca: la revoca ha come effetto quello di ripristinare retroattivamente l’obbligo della parte assistita in giudizio di sopportare personalmente le spese della sua difesa.
GRATUITO PATROCINIO: PERCHE’ DEVO CUMULARE IL MIO REDDITO CON QUELLO DEI CONVIVENTI? Lo dice la Cassazione: se l’interessato convive con altri familiari, anche non cosaguinei o affini, il reddito di riferimento è sempre costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia allargata.
GRATUITO PATROCINIO: cosa fare se viene rifiutata la domanda di ammissione poichè non si ritenengono ammissibili le deduzioni degli elementi del reddito fiscalmenti negativi? Ecco spiegato come fare con i riferimenti oggettivi e due interessanti provvedimenti di ammissione della corte di appello.
COME DETERMINARE IL REDDITO IMPONIBILE PER L’AMMISSIONE AL GRATUITO PATROCINIO?
Per la Cassazione, il reddito imponibile è quello al netto della deduzione dal reddito complessivo degli oneri deducibili previsti dalla disciplina fiscale.
Il provvedimento del giudice che liquida il compenso all’avvocato che ha svolto la Sua attività processuale in regime di gratuito patrocinio ha natura decisoria e carattere definitivo. Pertanto è immodificabile. Lo ha statuito la Sesta sezione civile della Corte di Cassazione (con la sentenza n.13892/2012).
CON LA SCOMPARSA DELLA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA SALTA L’ASSISTENZA CON IL GRATUITO PATROCINIO: la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’incostituzionalità per eccesso di delega della previsione della mediazione obbligatoria travolge anche quanto disposto in materia di gratuito patrocinio nel medesimo procedimento di mediazione per come era disciplinato dall’articolo 17 del Decreto Legislativo 28 del 2010.
COME FARSI RISARCIRE OGGI LA IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO? CON MONTI E’ PIU’ DIFFICILE.
Il governo Monti non aggiorna il tetto del gratuito patrocinio ma limita il risarcimento da processi troppo lunghi.
Le novità sono state introdotte alla c.d. Legge Pinto (L. n. 89/2001) e valgono per i nuovi ricorsi depositati dopo il 10 ottobre 2012.
Opposizione alla liquidazione del gratuito patrocinio. Contro Chi?
La Corte di Cassazione a Sezioni unite interviene per eliminare il contrasto sorto per la determinazione dell’amministrazione che deve essere chiamata in giudizio qualora l’avvocato voglia radicare una lite in riferimento all’adeguatezza o meno del pagamento dei compensi liquidate con il gratuito patrocinio.
La Corte Costituzionale conferma che il limite all’ammissione al patrocinio gratuito vi è solo nel caso di procedimenti penali tributari aventi oggetto i reati per cui essa è richiesta, ma non quando l’accusato o il condannato abbiano in precedenza subito procedimenti o condanne per le medesime tipologie di reati.
MONTI HA DIMENTICATO LA LIQUIDAZIONE DEL GRATUITO PATROCINIO
LA CASSAZIONE NEGA IL GRATUITO PATROCINIO PER LE SPESE STRAGIUDIZIALI DOPO AVERLE AMMESSE SE NECESSARIE AL PROCESSO La Suprema Corte ammette e nega la rifusione delle spese legali ante processo